La tutela degli alberi monumentali a Roma: un progetto curato dai volontari

Il progetto del censimento dei patriarchi arborei della Città metropolitana di Roma Capitale, proposto dall’ Associazione Patriarchi della Natura in Italia (www.patriarchinatura.it) ed avviato nel 2011 con un contributo economico da parte della Presidenza e dell’allora Assessorato alle Politiche dell’Agricoltura, ha avuto come fine quello di realizzare una nuova rilevazione dei grandi alberi presenti sul territorio provinciale, ivi comprese le piante da frutto che per età, dimensioni e rarità sono meritevoli di attenzione e conservazione.

A Roma, secondo l’ultimo censimento del 2018, sono stati registrati quarantacinque alberi monumentali. Tuttavia, il numero è diminuito a causa dell’abbattimento di un pino all’interno di Villa Torlonia.

Per ripristinare e ampliare l’elenco di queste imponenti alberate nella capitale, è stato avviato un progetto gestito da un team di volontari. L’ufficio alberate del Comune di Roma ha partecipato con successo al bando del Servizio Civile Nazionale, ottenendo l’assegnazione di quattro giovani neolaureati. Questi volontari sono stati coinvolti nel progetto denominato “Monumenti naturali di Roma“. Prima delle ferie estive, l’ufficio alberate prevede di inviare alla Regione Lazio l’elenco degli alberi che si desidera includere nella lista dei monumentali.

Il progetto si concentra sulla preservazione e riconoscimento degli alberi monumentali che a Roma meritano particolare tutela. Finora, sono stati inseriti circa trenta nuovi alberi nell’elenco.
Alcuni di essi erano stati precedentemente esclusi quando la Regione Lazio ha redatto l’elenco nel 2018. Ad esempio, un pioppo situato in via del Risaro è stato escluso a causa di problemi di salute legati all’attività fungina. Tuttavia, i problemi sono stati risolti e ora verrà proposto per la designazione monumentale. Questo esemplare ha una circonferenza di oltre 5 metri ed è situato nel parco campagna di Tor de’ Cenci, da cui ha avuto origine un boschetto di pioppi. È uno dei pochi alberi a Roma facilmente individuabili grazie all’opera del municipio IX, che ha provveduto a recintarlo e fornire una scheda illustrativa.

Molti di questi alberi monumentali sono noti solo agli esperti del settore o a coloro che si prendono la briga di consultare l’elenco sul sito web dedicato. Per rendere più accessibili queste informazioni, l’ufficio alberate capitoline sta cercando di stampare cartelli e delimitare le aree sottochioma, al fine di evitare danni a queste piante che necessitano di una maggiore protezione a causa della loro vetustà.

Oltre ai nuovi alberi candidati a diventare monumentali, il progetto include anche quelli censiti dal municipio X e una parte di quelli segnalati dal municipio IX. Ad esempio, vi sono imponenti sughere in via Alvaro del Portillo, a Trigoria, un’altra in via dei Monti della Caccia e quella che potrebbe essere la più grande d’Italia nella foresta di Catavanni, lungo la via Pontina, che misura 7 metri di circonferenza.

Il progetto, che coinvolge i quattro volontari del servizio civile, si concluderà nel 2023.

Entro dicembre, sarà organizzato un evento divulgativo e pubblicato un articolo sul sito web di Roma Capitale. Le schede degli alberi già monumentali saranno aggiornate e vi saranno aggiunte quelle dei nuovi alberi. L’intero progetto verrà inserito in un database del Comune di Roma, dotato di una mappa per localizzare gli alberi monumentali.

Le premesse per un futuro positivo sono promettenti. Tuttavia, la decisione di estendere le tutele a ulteriori 30 esemplari, come richiesto dai cittadini e dai municipi, dipenderà dalla Regione Lazio.

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